Salve cinghialotti! Oggi era in programma la ripresa degli allenamenti in mare dopo un periodo di allenamento funzionale.
Gli imprevisti però possono capitare in ogni momento in barca, e bisogna sempre cercare di mantenere il sangue freddo.
Bella giornata croccante oggi con Mistral da terra sui 15 nodi con raffiche oltre i 20 e 15/16° di temperatura.
Giornata fantastica direte! Peccato che dopo una poppa di 15 minuti di allontanamento dalla costa, appena rimessomi in bolina, la fascetta di testa della randa abbia salutato il cinghiale al centro del golfo di Agues Mortes .
La leggenda dice che i kiters che si divertivano a Port Camargue abbiano udito 3 minuti e 47 secondi di bestemmie in una lingua sconosciuta tipo mix tra azteco e babilonese .
Vento ovviamente perfettamente perpendicolare alla costa, barca che con la randa ammainata di 1 metro faceva al massimo il traverso a velocità tartaruga e quindi ritornare a casa era impossibile.
Avevo due strade: scuffiare e cercare di sistemare la randa bloccandola con un legaccio, oppure atterrare alla prima spiaggia sottovento disponibile... Che però era a svariati km da casa .
Siccome in mare ero solo ma avevo circa 4 ore di luce, e volevo evitare operazioni rischiose, ho optato per una via di mezzo: atterrare alla prima spiaggia che il mio angolo mi consentiva di raggiungere, scuffiare la barca sulla spiaggia e riparare. Evitavo così di stancarmi e rischiare di perdere lucidità, cosa spesso sottovalutata, e che può portare a gravi conseguenze.
Detto, fatto: in poco meno di un'ora ho raggiunto la spiaggia, scuffiato, riparato la vela e ho ripreso il largo.
Ovviamente 5 minuti dopo aver ripreso il largo il vento è girato di 30° a sinistra, e quindi ho dovuto bolinare per rientrare allo yacht club .
Ma non si molla un cazzo .
Va bè, tutto è bene quel che finisce bene. In settimana riparo la vela e riprendo gli allenamenti per l'Euromaster di Calella (Spa), lochescion fantastica dove sono gia stato l'anno scorso e che richiama regatanti da tutta europa!