Anno nuovo, atleti nuovi che si approcciano alla classe, vecchi atleti che si approcciano al classi nuovi, vecchie abitudini, come le pagelle.
La commissione Master valuta il nuovo entrato Federico Corbari
10. Airò Andrea Grazie al duro lavoro di mediazione e convincimento da parte degli Ingegneri Pisanelli e Mairo, l’Avvocato Airò si presenta senza preavviso sulla linea di partenza della regata di casa, raccattando alberi e scotte al mercatino delle pulci dei Tamburi e attivando eterne amicizie per vele e bozzelli di ricambio. Negli speed test iniziali umilia tutti lasciando presagire un dominio sulla flotta che però non gli riesce durante le due prove, a causa di una partenza suicida nella prima e di una condizione atletica forgiata dalle cene delle premiazioni dei J70 e messa a dura prova dalla sostituzione delle camicie di lino dell’altura con gli opprimenti spray top dei cinghiali. Ad ogni modo resta nella bagarre e si impone con buone scelte tattiche, ma adesso sa anche lui che dovrà tornare a trovarci per ricordare alla flotta di che pasta è fatto. Voto 5 – LA CORTE SI AGGIORNA
9. Mairo Simone Nel pre-regata il buon Simone certifica la fine della parabola Spartana autoproclamandosi leader della nuova categoria “Master Comfort”, i cui requisiti principali sono l’avere esperienze coniugali presenti o passate e il volersi solo rilassare in barca. Travolto dall’entusiasmo del nostro Reparto Geriatria per essere ammessi in questa nuova flotta, finisce per approcciare la regata con eccessivi aplomb e rilassatezza, che si trasformano in un 8 e un 12 nella regata di casa, senza gli spunti particolari a cui ci aveva piacevolmente abituato nella fase finale della stagione 2018. Voto 5 – BUSINESS CLASS
8. Liuni Michelangelo Il profumatissimo alfiere bares-bisceglies-monopolitano arranca più del solito nella prima prova, penalizzato da una partenza poco brillante e da condimeteo troppo poco vichinghe per i suoi gusti, ma inizia a ululare quando il vento avvia il suo incalzare nel pomeriggio: segue di poco Macina e travolge i sodali Semeraro e Martina, annunciando le sue planate con suoni di cornamuse in festa. Gioisce comunque per una giornata rilassante e scaricastress, annunciando il suo felice tesseramento nella flotta di Super Mairo. Voto 5,5 – CACCIATORE
7. Martina Mauro Anche Mauro sta avendo delle giornate intense, gestendo il caos amministrativo del Comune di Lecce come un giocoliere su un monociclo: si nota quanto una giornata di sole e vento come quella di domenica siano state necessarie al nostro gentleman, che piazza un dignitoso 7 e uno stanco 10 per inaugurare un 2019 che sarà contrassegnato dalla tappa di Italia Cup Master presso il suo amato circolo. Nella premiazione torna ad essere il goliarda volpone di sempre cercando di distrarre il prediletto Giovane Ruben per andare al suo posto a ritirare la coppa di primo classificato. Voto 6 - FACTOTUM
6. Semeraro Michele Gli occhi del prepartita erano puntati su di lui, l’animatore della flotta sempre più pernicioso nelle sue boline goniometriche. E infatti non si smentisce, girando la prima boa di bolina in top 3 nonostante una partenza arrancante, facendo leva su una velocità superlativa e una prua soprannaturale. Perde solo una posizione e inaugura il campionato con un quarto posto, simbolica minzione su un titolo master che quest’anno vuole gli appartenga. Peccato che nella seconda, più ventosa prova, si incarti in partenza e perda la concentrazione, rimanendo sempre distaccato dal gruppo di testa e chiudendo con un 9 assolutamente non nei suoi piani. Voto 6 – GIANO BIFRONTE
5. De Frenza Pietro Pietrino ha invece un ruolino di marcia opposto a quello di Semeraro: inizia con molta fatica, chiudendo con una nona posizione decisamente al di sotto di qualsiasi aspettativa, ma nell’intermezzo succede qualcosa di molto importante. Su richiesta di alcuni colleghi più anziani, inizia a spiegare alle cariatidi il magico mondo della vita del ghetto di Gioia, tra scarpe da ginnastica rivendute a 20.000€ perché qualcuno ci ha vomitato sopra, parole senza senso e l’orgoglio di puntare ad essere il re dei tamarri mantenendo il mignolo alzato. L’orgoglio rispunta e per la seconda prova tira fuori il suo quadricipite migliore e chiude quarto, recuperando sorriso e competitività. Voto 7 - ESKERE
4. Miglietta Giuseppe È sempre il solito scanzonato Pippi: per la cinquantesima volta offre alla flotta la sua gag di andare a ritirare il premio per il timoniere più giovane; passa il tempo a scherzare ed alzare il morale dei commilitoni assopiti dal lungo inverno; regata con qualità, ma apparendo decisamente più appannato del solito. Ed ecco che tira fuori l’asso nella manica: con un gioco di prestigio degno del miglior Giucas Casella fa sparire il suo palese OCS della prima prova ed acchiappa il primo posto master tra lo sdegno della folla, che comunque non può resistere alla sua energia positiva. Voto 4 - BARABBA
3. Nicolì Francesco Il giorno che tutti aspettavano con interesse e curiosità: l’esordio in classe regina del giovane salentino che tanto bene aveva fatto in Radial, dopo un inverno a base di diete iperproteiche, allenamenti top secret e sgommate col foglio rosa. Arriva a Taranto con 74 kg di peso nonostante due settimane di cacarella fulminante, e si isola con delle cuffie più larghe del Mar Grande per armare la barca di tutto punto. Purtroppo per lui, a pochi minuti dall’inizio della regata viene approcciato da Semeraro che inizia a tempestarlo di domande su cosa abbia imparato nei suoi allenamenti invernali, cercando di succhiare tutta la conoscenza dall’imberbe giovanotto. Francesco resiste all’assedio ma ne è visibilmente indebolito: dopo aver girato in testa la prima bolina, permettendo finalmente a Ciro di vedere la poppa di un’altra barca, cosa che non accadeva in zona dal 1973, si fa recuperare dal barese e dall’arzillo Ostuni, che lo tiene dietro anche nel secondo atto. Esordio agrodolce dunque, ma pieno di meravigliose speranze. Voto 7,5 - BENVENUTO
2. Ostuni Giancarlo Aveva chiuso il 2018 con un meraviglioso undicesimo posto nella regata di casa e dodicimila scuffie nella regata nazionale di Ortona: due traumi al cui superamento ha dovuto lavorare tutto l’inverno. A Taranto invece dimostra ritrovata maturità e un’accettabile forma fisica, che gli consentono di rientrare nel gruppo di testa e piazzare due secondi posti ottimi per il morale, gravemente danneggiato dall’assenza della nemesi Buddhamichele, emigrato in Giordania per testare integratori multivitaminici a base di cous cous. Voto 7,5 – BENTORNATO
1. Basile Ciro La vera Quota 100 è il suo valore al Fantalaser, testimonianza di un ruolino di marcia impeccabile nella stagione 2018, in cui si è anche laureato Campione Italiano. Lo scorso anno spesso la flotta ha provato pena per il povero Ciro, sempre in regata da solo, spesso senza mai incrociare nessuno; inutili i tentativi di insidiarlo. Allora per il 2019 il giovane barese ha in mente una nuova strategia: partire a cazzo e recuperare. Gli riesce benissimo nella prima bolina, vittima anche lui del Kamikaze Macina: dovremo aspettare addirittura il terzo lato per vederlo acciuffare il primo posto – scene che non si vedevano da tempo. Nella seconda invece gli basta un passo costante per non farsi impensierire troppo da Ostuni, che comunque insieme a Nicolì appariva meno distante del solito. Ad ogni modo, è ancora un 1 – 1 per Ciro, il cui dominio in Puglia sembra al momento ancora pienamente al sicuro. Voto 8 – PURO SWAG