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The Full Story

CODICE ETICO

TITOLO PRIMO

PREMESSA


Articolo 1 – Generalità

Il Codice Etico comportamentale dell’ASD Cinghiare Dinghy Academy esprime le linee guida di condotta che devono ispirare i comportamenti di tutti coloro che frequentano la nostra Associazione, sia nelle relazioni interne che nei rapporti con gli interlocutori esterni. 
L'Associazione riconosce lo sport quale strumento sociale, educativo e culturale ed aderisce ai principi del Fair Play, promuovendo e garantendo un ambiente sportivo ispirato ai concetti di lealtà, correttezza, amicizia e rispetto per gli altri. L'Associazione ripudia ogni forma di discriminazione e di violenza, la corruzione, il doping e qualsiasi cosa possa arrecare danno allo sport. 
Il Codice Etico rappresenta il principale mezzo di diffusione della cultura etico–sportiva all’interno dell’associazione ed ha come obiettivo la definizione di un insieme di regole di condotta che servono al raggiungimento degli obiettivi educativi cui si ispira l’associazione stessa, nonché rispetto delle persone, delle regole e di diffusione dei valori sportivi. 
Tali regole devono essere rispettate da tutti coloro che, nell’esercizio del proprio ruolo, agiscono in nome e per conto dell’Associazione e non ultimo i Soci che, con il loro comportamento civile e corretto, contribuiscono alla diffusione di un’immagine positiva della nostra associazione, rappresentando i nostri principi, i nostri valori, nonché i nostri colori, durante lo svolgimento delle manifestazioni sportive. 
Il Codice Etico impegna l’associazione sportiva a prestare una particolare attenzione, non solo formale di mero adempimento di procedure, alla trasparenza delle proprie attività, dei propri atti, dei propri conti. Ciò in particolare verso i Soci, che ne hanno pieno diritto; ma anche, nei limiti di legge e della riservatezza dovuta, per ragioni di opportunità verso soggetti esterni privati e verso gli enti pubblici. La natura educativa, sociale e culturale dello sport comporta per i soggetti che lo organizzano e gestiscono un modo di porsi volto all‘interazione con la società nel suo insieme, che non lasci adito e spazio a sospetti e illazioni, che rafforzi e veicoli la percezione dello sport come luogo pulito, corretto e dove non sono presenti interessi opachi e non verificabili. 
Oltre allo Statuto e al Regolamento, i riferimenti del Codice Etico sono: 
1.    Il Codice Europeo di Etica Sportiva (UE Fair Play - Rodi, 1992); 
2.    La Carta dei Diritti del bambini nello Sport (UNESCO - Ginevra, 1992; 
3.    Il rispetto della persone e dei rispettivi ruoli; 
4.    Il rispetto per l’ambiente e le strutture che ospitano l’attività, le attrezzature ed i beni dell’associazione; 
5.    Il rispetto per i colori sociali, la divisa da gioco e di rappresentanza;
 

TITOLO SECONDO

NORME DI COMPORTAMENTO NELLO SVOLGIMENTO DELL’ATTIVITA’  SPORTIVA 
 

Articolo 2 - Principi generali

L’ASD Cinghiare Dinghy Academy si rivolge ai propri atleti, dirigenti, accompagnatori, istruttori, collaboratori e genitori affinché nelle proprie attività tutti possano contribuire, in modo responsabile, alla definizione di un clima armonioso e piacevole, finalizzato al mantenimento di uno spirito sereno, nonché alla diffusione di una cultura sportiva ed antidiscriminatoria. 
Il Codice Etico è posto a garanzia del corretto e trasparente funzionamento dell’associazione nel perseguimento della propria missione istituzionale e dei propri obiettivi, ed è posto a tutela delle aspettative etiche e di condotta morale di tutti i portatori di interesse. 
L'Associazione riconosce lo sport quale strumento sociale, educativo e culturale ed aderisce ai principi del Fair Play, promuovendo e garantendo un ambiente sportivo ispirato ai concetti di lealtà, correttezza, amicizia e rispetto per gli altri, favorendo l’integrazione e l’aggregazione sociale.  
Il fair play è essenziale se si vuole riuscire a promuovere e sviluppare lo sport e la partecipazione. La lealtà nello sport (il fair play) è benefico per l'individuo, per le organizzazioni sportive e per la società nel suo complesso. 
Abbiamo tutti la responsabilità di promuovere il FAIR PLAY, IL MODO VINCENTE (CHI GIOCA LEALMENTE E' SEMPRE VINCITORE). 
L’ ASD Cinghiare Dinghy Academy, aderisce ai principi del Fair Play secondo le indicazioni del CONI: 
1.    Giocare per divertirsi; 
2.    Giocare con lealtà; 
3.    Attenersi alle regole del gioco; 
4.    Portare rispetto ai compagni di squadra, agli avversari, agli arbitri, agli spettatori; 
5.    Tenere un atteggiamento dignitoso ed equilibrato nella vittoria e accettare la sconfitta con dignità; 
6.    Rifiutare la corruzione, il doping, il razzismo, la violenza e qualsiasi cosa possa arrecare danno allo sport; 
7.    Aiutare gli altri a resistere ai tentativi di corruzione; 
8.    Denunciare coloro che tentano di screditare lo sport; 
9.    Non insultare gli avversari per diversità di colore, nazionalità, squadra; 
10.    Onorare coloro che difendono la buona reputazione dello sport. 
Ed in ragione di quanto sopra enunciato: 
la Cinghiare Dinghy Academy ripudia ogni discriminazione delle persone basata sul sesso, sulle razze, sulle lingue, sulle condizioni personali e sociali, sul credo religioso e politico. 
la Cinghiare Dinghy Academy ripudia ogni forma di discriminazione delle persone basata sul sesso, sulle razze, sulle lingue, sulle condizioni personali e sociali, sul credo religioso e politico, ogni forma di violenza sia essa fisica o verbale, inganno, corruzione, il doping, ogni eccesso dannoso e qualunque cosa o fatto che possa arrecare danno o pregiudizio allo sport. In particolare promuove la lotta al doping e ad ogni forma d’imbroglio atto ad eludere il controllo medico sportivo.
 

TITOLO TERZO
DESTINATARI


Articolo 3 – Destinatari
La ASD Cinghiare Dinghy Academy si rivolge ai propri atleti, dirigenti, accompagnatori, istruttori, collaboratori e genitori 
Il presente Codice si applica ai seguenti soggetti: 
•    Direzione Generale ed organi associativi; 
•    Soci; 
•    Staff tecnico; 
•    Atleti e chiunque svolga attività agonistica o sportiva; 
•    Genitori e/o accompagnatori degli atleti; 
•    Collaboratori, consulenti esterni, addetti stampa ed ogni altro soggetto che agisca nell’interesse dell’associazione; 
•    Sponsor e fornitori 
Il Codice Etico si applica comunque a tutti i tesserati e iscritti ed a tutti coloro che lo sottoscrivono volontariamente. 
 

TITOLO QUARTO

APPLICAZIONE, EFFICACIA E DIVULGAZIONE

 

Articolo 4 – Applicazione

Il Codice Etico è approvato dai Soci Fondatori ed è vincolante per tutti i soggetti che operano in nome e per conto dell’Associazione. 
La C.D.A. si impegna a divulgare e diffondere il Codice Etico presso tutti i destinatari e, se ritenuto opportuno, anche con modalità e strumenti differenti per categoria di destinatari, nonché ad aggiornare e revisionare il Codice sulla base di eventuali cambiamenti normativi o aziendali, dell’esperienza di casistiche non contemplate, di segnalazioni ed altre necessità.  
Il presente Codice Etico è efficace soltanto se i destinatari sono disposti, nel sottoscriverlo, a condividerne i principi, gli scopi e le finalità impegnandosi all’osservanza di tutte le disposizioni in esso contenute, a contribuire alla loro applicazione, nonché ad assumersi le responsabilità conseguenti alla loro violazione che costituisce grave inadempienza ed è meritevole delle sanzioni disciplinari all’uopo previste dall’Associazione. L’ignoranza del Codice Etico non può essere invocata a nessun effetto. Il Codice Etico esplica i propri effetti dal momento della sottoscrizione.  
La C.D.A. richiede:  
•    ai destinatari interni di prendere visione del Codice Etico e di rispettare i comportamenti richiesti nell’ambito delle attività di ciascuno, ma anche di cooperare affinché il Codice venga rispettato in tutta l’associazione.  
•    ai destinatari esterni (fornitori, collaboratori ecc.), di rispettare le norme di comportamento previste dal Codice (sicurezza, riservatezza, ecc.) nelle loro relazioni con l’Associazione. I destinatari esterni possono prendere visione del presente documento nel sito internet istituzionale e comune sono informati anche attraverso apposite clausole contrattuali.  
 

Articolo 5 – Segnalazioni

La C.D.A. considera le segnalazioni, anche anonime, come effettuate in buona fede e come un gesto di lealtà nei confronti dell’associazione e si dota di strumenti e procedure in grado di garantire la riservatezza e la tutela dei segnalanti anche in relazione ad eventuali ritorsioni, disagi e discriminazioni di qualunque tipo.  
Nello stesso spirito di lealtà, l’associazione richiede che le segnalazioni siano effettuate in forma non anonima.  
Le segnalazioni possono essere effettuate da dipendenti o soggetti esterni (collaboratori, fornitori,..).  
Le segnalazioni possono essere relative a:  
1.    chiarimenti interpretativi, richieste di integrazione e modifica del Codice Etico,  
2.    violazioni dello stesso.  

Il Consiglio Direttivo riceve le segnalazioni e valuta la necessità di avviare approfondimenti o procedimenti istruttori.  
In caso di accertata violazione, il Consiglio Direttivo, promuove le azioni e i meccanismi sanzionatori e correttivi e le eventuali comunicazioni alle autorità competenti, dandone notizia all’Assemblea dei Soci.
 

Articolo 6 – Sanzioni

La violazione dei principi fissati nel presente Codice compromette il rapporto fiduciario con l’Associazione e produce provvedimenti ed azioni proporzionate alla gravità della violazione, uniformi e imparziali. 

In tal senso, come previsto da apposite clausole contrattuali, la violazione delle norme contenute nel Codice Etico da parte di fornitori e consulenti costituisce inadempimento alle obbligazioni derivanti dal rapporto contrattuale con ogni conseguenza di legge e riserva di ogni ulteriore azione a tutela dell’Associazione. 

Per i dipendenti dell’associazione l’osservanza del Codice Etico deve considerarsi parte integrante delle obbligazioni contrattuali previste dagli artt. 2104 e 2105 del codice civile e di quelle derivanti dal rispetto del Contratto Collettivo Nazionale.

L’adozione di comportamenti contrari alle suddette norme costituisce violazione degli obblighi derivanti dal rapporto di lavoro e pertanto sarà sanzionabile secondo quanto statuito dal codice disciplinare aziendale. 

La C.D.A. si impegna a prevedere ed irrogare con coerenza, imparzialità ed uniformità, sanzioni proporzionate, a seconda della loro gravità, alle rispettive violazioni del Codice Etico e conformi alle vigenti disposizioni in materia di regolamentazione dei rapporti di lavoro.

Le azioni disciplinari possibili sono le seguenti:

  • richiamo verbale non ufficiale, nei casi di mancanze di minore entità (*);

  • richiamo ufficiale verbale o scritto, nei casi di ripetute trasgressioni non gravi;

  • sospensione dall’attività per un periodo di tempo, nei casi di gravi violazioni delle norme e/o reiterate ammonizioni;

  • espulsione dall'Associazione, nei casi di gravi violazioni delle norme e/o comportamenti incompatibili con i valori e i principi del Codice etico e dello Statuto.

  • Ogni tipo di decisione adottata deve essere comunicata al diretto interessato.

(*) a questa sanzione possono fare ricorso direttamente, senza ricorrere all'intervento del Consiglio Direttivo, anche gli allenatori o dirigenti in virtù del ruolo che a loro viene riconosciuto di educatori e di esempio per i più giovani; un genitore o comunque un qualunque adulto presente a fatti avvenuti durante attività sociali che vanno in contrasto con i presente codice è tenuto ad intervenire in prima persona e decidere in base alle indicazioni sopra fornite di porre il problema al Consiglio Direttivo.

TITOLO QUINTO
IMPEGNO

Articolo 7 – L'Associazione
Il Codice Etico è approvato dal Consiglio ed è vincolante per tutti i soggetti che operano in nome e per conto dell’associazione. 
L’Associazione s'impegna a: 
•    operare nel pieno rispetto dell’ordinamento giuridico e sportivo vigente e ad uniformare le proprie azioni e comportamenti ai principi di lealtà, onestà, correttezza e trasparenza in ogni aspetto della propria attività; 
•    far crescere i propri soci con l’innata coscienza del rispetto verso le persone, gli animali, il mare, gli oggetti animati o inanimati e l’ambiente; 
•    diffondere una sana cultura sportiva, promuovendo e garantendo un ambiente che premi sia il Fair Play che il successo agonistico raggiunto con lealtà. 
•    scegliere con la massima cura le persone con responsabilità verso i partecipanti ai corsi, in particolare ai bambini nelle diverse fasce di età, e di provvedere alla loro formazione; 
•    porre come fattore prioritario la salute, la sicurezza ed il benessere psico-fisico degli atleti, con particolare riferimento ai bambini e ai giovani.

Articolo 8 – I Dirigenti
I dirigenti dell’Associazione s'impegnano a: 
•    adeguare il proprio operato ai principi del presente Codice Etico; 
•    rispettare le leggi ed applicare tutte le norme di buona gestione delle attività sociali e delle risorse umane; 
•    discutere in modo costruttivo qualsiasi proposta venga fatta dai soci 
•    adottare sempre le migliori pratiche disponibili e stimolare al miglioramento continuo tutti i collaboratori; 
•    rifiutare ogni forma di corruzione/concussione. 
Inoltre i dirigenti, in qualità di garanti del Codice Etico, hanno il compito di: 
•    divulgare il presente Codice e vigilare sul rispetto delle norme in esso previste; 
•    pronunciarsi sulle violazioni ed adottare eventuali azioni disciplinari; 
•    esprimere pareri in merito a scelte di politica societaria al fine di garantirne la coerenza con le disposizioni del Codice Etico; 
•    procedere alla periodica revisione del Codice.

Articolo 9 – Lo Staff Tecnico
Gli allenatori e gli istruttori devono tenere un comportamento esemplare che costituisca un modello positivo sia nell’ambito sportivo che educativo, e devono trasmettere ai propri allievi valori come rispetto, sportività, civiltà ed integrità che vanno al di là del singolo risultato sportivo e che sono il fondamento stesso dello Sport. A tale scopo gli allenatori e gli istruttori s'impegnano a: 
•    comportarsi sempre secondo i principi di lealtà e correttezza in particolare nella selezione dei giovani che vengono inseriti nelle Squadre Agonistiche.
•    promuovere lo sport e le sue regole esaltandone i valori etici, umani ed il Fair Play; 
•    non premiare comportamenti sleali, ma condannarli applicando sanzioni come previsto dal Codice; 
•    rispettare gli ufficiali e i giudici di gara nella certezza che ogni decisione è presa in buona fede ed obiettivamente; 
•    rispettare tutti gli atleti, sia della squadra propria che di quelle avversarie, evitando atteggiamenti, frasi o gesti che possano offenderli; 
•    agire in modo responsabile sotto il profilo pedagogico ed educativo, educando gli atleti all’autonomia, all'autoresponsabilità, e ad un comportamento socialmente positivo e leale; 
•    creare un’atmosfera e un ambiente piacevoli, anteponendo il benessere psico-fisico degli atleti al successo agonistico; 
•    trovare soluzioni aperte e giuste in caso di conflitti; 
•    infondere e trasmettere un atteggiamento positivo e sostenere ogni iniziativa societaria volta alla promozione dello sport, dei suoi valori e principi etici, o comunque con finalità di carattere sociale ed educativo. 
•    condividere con gli atleti i motivi delle proprie decisioni 
•    condividere con tutti gli altri allenatori le proprie competenze e le proprie esperienze nell’ottica di una continua crescita reciproca.


Articolo 10 – Gli Atleti
Gli atleti e tutti i praticanti attività sportiva devono perseguire il proprio successo personale ed il risultato sportivo nel rispetto dei principi previsti dal presente Codice Etico. Pertanto gli atleti, consapevoli che il loro comportamento contribuisce a mantenere alto il valore dello Sport, s'impegnano a: 
•    onorare lo sport e le sue regole attraverso una competizione corretta, giocando al meglio delle proprie possibilità e condizioni psico-fisiche, e comportandosi sempre secondo i principi di lealtà e correttezza indipendentemente dalla posta e dal titolo in gioco, considerando ogni momento di sport un momento privilegiato; 
•    Non usare artifici o inganno per ottenere successo rifiutando ogni forma di doping; 
•    rispettare i compagni di squadra, lo staff tecnico e quello medico; 
•    rispettare gli avversari come se stessi 
•    rispettare i giudici e le loro decisioni sicuri che queste ultime vengono prese in buona fede ed obiettivamente; al contempo gli atleti si impegnano a essere consapevoli del fatto che come loro, i giudici, hanno diritto all’errore anche se fanno di tutto per non commetterne e tenere un comportamento esemplare e usare sempre un linguaggio e un atteggiamento appropriati ed educati, consapevoli che entrambi possono rappresentare aggressioni o cattiverie verso gli altri. 
•    Rimanere degno nella vittoria, così come nella sconfitta

Articolo 11 – Gli Accompagnatori
I genitori e gli accompagnatori degli atleti, durante gli allenamenti e soprattutto durante le gare sportive, devono tenere una condotta ispirata alla convivenza civile, al rispetto dell’avversario ed alla condivisione dello spirito del gioco. Pertanto i genitori e gli accompagnatori s'impegnano a: 
•    non esercitare pressioni psicologiche eccessive sugli atleti per il perseguimento dei soli risultati sportivi; 
•    accettare e rispettare le decisioni dello staff tecnico evitando qualunque forma di interferenza nelle loro scelte; 
•    astenersi da atteggiamenti, frasi o gesti che possano offendere gli atleti in campo e gli allenatori, anche delle altre squadre; 
•    incoraggiare la lealtà sportiva manifestando un sostegno positivo verso tutti gli atleti, sia della propria squadra che delle squadre avversarie, e mantenendo un comportamento responsabile e rispettoso verso i sostenitori delle squadre avversarie; 
•    rispettare gli arbitri e i giudici di gara nella certezza che ogni decisione è presa in buona fede ed obiettivamente.


Articolo 12 – Lo staff medico e tecnico
Lo staff medico e tecnico si impegnano a: 
•    garantire che, nel proprio operato, la salute e il benessere psico-fisico degli atleti venga prima di qualsiasi altra considerazione; 
•    vigilare sulla salute degli atleti, garantendo assistenza e buona cura, utilizzando metodi non aggressivi per l’organismo e facendosi carico nel contempo di una penetrante azione curativa; 
•    valorizzare le naturali potenzialità fisiche e le qualità morali degli atleti; • non andare, nel proprio operato, contro i principi dell’atleta che si ha in cura  
•    non somministrare sostanze alteranti o dopanti.
 

TITOLO PRIMO - PREMESSA
Articolo 1 – Generalità
Articolo 9 – Lo Staff Tecnico
Articolo 8 – I Dirigenti
TITOLO QUINTO - IMPEGNO
Articolo 5 – Segnalazioni
TITOLO QUARTO - APPLICAZIONE, EFFICACIA E DIVULGAZIONE
Articolo 6 – Sanzioni
Articolo 4 – Applicazione
Articolo 2 - Principi generali
TITOLO SECONDO - NORME DI COMPORTAMENTO NELLO SVOLGIMENTO DELL’ATTIVITA’  SPORTIVA
TITOLO TERZO - DESTINTARI
Articolo 3 – Destintari
Articolo 7 – L'Associazione
Articolo 10 – Gli Atleti
Articolo 11 – Gli Accompagnatori
Articolo 12 – Lo staff medico e tecnico
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