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  • Federico De Michele, Giancarlo Ostuni

5.2018 | Villanova, Standard

Dopo la regata di pausa, torna più frizzante che mai la premiata ditta De Michele - Ostuni, questa volta nessun tema, solo tanto divertimento e qualche sfottò.

11 - Alfredo Ferrari: Giovedì pomeriggio è una giornata di maestrale, c’è il sole, circa 10 nodi di vento, una giornata come tante nel basso adriatico. A largo di Villanova c’è un laser che bordeggia in mare dipingendo con la sua scia pennellate bianche su sfondo blu. Il pittore è Alfredo che quel Giovedì si allena nel suo mare prima della regata di Sabato e Domenica. Se potessimo fermare il tempo e fare una fotografia all’anno di Alfredo sul suo laser in mare, ne potremmo forse contare più di 50. E solo questo basta per raccontare l’uomo, l’impresa invece è completare 3 prove nello stesso giorno con vento a 15 nodi, a 73 anni. Un esempio per tutti i giovani e le generazioni a venire. Racconta sorridente che non ha più i riflessi di una volta e che questa sarà la sua ultima regata. Noi non ci vogliamo credere, ma speriamo comunque di averlo con noi, che sia su un laser o su un gommone. Voto 10 - PATRIMONIO DELL’UNESCO

10 - Martina Mauro: Elegantissimo come sempre, l’impeccabile Maurus arriva con la sua consueta e pacata vis polemica dopo una lunga e prolifica settimana lavorativa: non è convinto dallo scivolo della base nautica, e approccia con un certo sconforto la decisione del Comitato di disputare una terza prova di giornata. Ma le nubi presto si diradano dalla mente del nostro Gentleman, che regata accorto e impensierisce non poco il gruppo di testa nella quarta, malefica prova, con boline accorte e poppe decise. A fine regata è sorridente e pacato come al solito, anche per essere riuscito a sbolognare per una sera il rampollo Ruben presso i suoi amichetti monopolitani, ma sopratutto per aver portato a casa un bel weekend di mare e amici. È l’effetto Laser. VOTO 7 - RECUPERATO 9 - Michelangelo Liuni: Commercialista al mattino, profumiere al meriggio, lobbista al tramonto e bomber dopo i pasti, il poliedrico Mike sfrutta questo weekend per riaffermare il suo essere orgogliosamente laserista. Comincia giovedì trasferendo epicamente il suo laserone da Monopoli sotto il maestrale e arrivando a terra giusto in tempo per una conference call con Milano, e prosegue con una prima prova positiva: un bel quinto posto. Il fiato non è però più quello di una volta, e il resto della regata è in salita: chiude nono e con molti rimpianti. Lo si percepisce pentito della dispendiosa traversata del giovedì, ma la redazione vuole rincuorarlo: prima dei risultati c’è l’entusiasmo, e di quello il Liuni ne ha ritrovato a palate. Voto 7+ - BEN TROVATO

8 - Simone Mairo: “Ma Simone c’è? Non l’ho visto proprio.” Simone è ormai calmo, la calma a metà tra istruttore di yoga e maestro zen. Sorride, parla poco, gode del viaggio. Le condizioni del primo giorno non rispettano a pieno il suo stato mentale, se si cinghiava prima, lo si faceva per Ciasca, per raggiungerlo, poterlo speronare, spingerlo indietro. Adesso che Ciasca non è più a ronzargli intorno anche la fatica della cinghiata non è appieno ripagata. Eppure la migliore prova del primo giorno è quella con più vento, l’ultima della giornata, la più faticosa. Ma l’essenza di Simone risorge la domenica quando appena arriva a Villanova vede una distesa di mare più simile all’olio. Per premiare il mondo, gli insetti e gli occhi degli avversari indossa una pettorina giallo fluo che permetteva di essere visto anche in tangenziale. Addirittura il suo compagno di mille avventure Fabrizio lo teme nel pre-regata. Simone effettivamente è una furia nel lato di poppa, con la vela a palloncino e la barca leggermente sbandata, supera gli avversari, li acceca producendo luce propria dalla sua pettorina, fino a chiudere la regata in una splendente quarta posizione. VOTO 7+ - LUMINOSO

7 - Emanuele Corsini: Il perfetto connubio tra padre perfetto, professionista, presidente di circolo velico nonchè atleta. “Lu corsini” nella prima giornata di regate sfavorito dalle condizioni meteo decide di rinunciare alla terza prova per riposarsi e tenersi in forza il giorno successivo. La domenica mattina la redazione segnala questa conversazione effettivamente avvenuta tra due concorrenti di primo piano in classifica: “Ma Villanova la possiamo considerare già Salento? Perché se fosse così dovremmo seguire Lu Corsini”. Ed infatti chi l’ha seguito non ha sbagliato, chiude una prova regatata con enorme concentrazione districandosi tra i diversi avversari per concludere al secondo posto, ad un passo dal primo. A macchiare il ricordo di una giornata perfetta, la partenza aggressiva in boa, con un tocco a Miglietta che lo porta ad autopenalizzarsi con un 360, auto-condonandosi il secondo giro. È giovane, ha ancora tempo per imparare il regolamento. Voto 8 - IN CRESCITA

6 - Michele Semeraro: Canotta bianca, jeans anni 90 catenina d’oro al collo. Così si presenta Michele alla regata. Un narcotrafficante colombiano sarebbe stato sicuramente più elegante, ma il narcotrafficante colombiano non sa assolutamente l’impresa compiuta da capitan Michele e dalla sua ciurma di amici fidati. Diciotto miglia di poppa con tappa intermedia per gustare con gli amici un panino con il polipo arrostito e birre ghiacciate, il ristoro giusto per degli avventurieri romantici in un mondo troppo moderno. Purtroppo però ogni impresa ha una spesa, che Michele paga sulla sua salute, avvertendo fino a poche ore prima della prima prova, fastidi forse provocati dalle alghe tossiche di Torre Canne o dalle sirene mitologiche di Savelletri. Ma nonostante questo il capitano piazza un terzo posto alla prima regata e lotta a metà classifica nelle ultime due prove. Come in ogni storia da raccontare che si rispetti, l’ultimo giorno, viene silurato dal suo giovane amico fidato e compagno di avventure, Giancarlo, che mure a sinistra lo colpisce rendendo la sua partenza un’impresa impossibile da portare a termine con successo. Voto 8 - LEADER INDISCUSSO 5 - Fabrizio Pisanelli: Non è spiegabile lo stato di forma e la regolarità con cui Fabrizio conduce le regate. Si racconta non dorma in un letto, ma nella stanza dello spirito e del tempo, dove ripassa manuali di tattica accumulati nel tempo. Che ci sia vento leggero o vento teso riesce sempre a regatare nelle posizioni di testa impensierendo gli avversari. Caparbio come un ragazzino che cerca il successo per vantarsi dell’impresa con le ragazzine, scuffia nella prima prima prova di Sabato, ma mantiene con tutte le sue forze un terzo posto che sarebbe sfuggito a qualsiasi persona normodotata. Un supereroe buono, che viene premiato dall’ocs di Ostuni e che gli regala un fantastico secondo posto. Nell’unica prova di Domenica le aspettative su di lui sono alte, il vento leggero è la sua specialità. Non tradisce le aspettative e volteggiando come un ballerino tra corrente e salti di vento gira le prime due boe al secondo posto. Inspiegabilmente getta l’ancora nel lato di poppa, facendo spazio al suo sparring partner luminescente Mairo e conclude la regata in ottava posizione. Un 5° posto amaro, che regala enormi speranze per i prossimi appuntamenti. Voto 8+ - SUPEREROE

4 - Antonio Macina: È la regata dei grandi ritorni e anche Antonio non si esime, dopo il rientro a Santo Spirito col Frankenlaser appena portato in vita, ma senza gli oneri collaterali dell’organizzazione di una regata in casa. In acqua a Villanova c’è un Macina consapevole e dinamico, motivato e veloce. Dopo un’asfaltata sul dritto subita da Ostuni nella prima prova, macina inizia a urlare “ti prenderò!” al monopolitano: ci riesce, alla quarta prova, con una cavalcata trionfale sulla linea d’arrivo. Non dimentichiamoci che è fresco di un quarto posto a pari punti con il terzo al campionato italiano J24, e pare che ora abbia trovato la quadra per dire la sua anche in Laser. Ci sentiamo di dire che Tony c’è. Voto 8 - SI PUÒ FAREEEEEEH

3 - Giancarlo Ostuni: Il vecchio raggiunge Villanova con uno spirito diverso dal solito, e chi lo conosce lo nota subito: lo sguardo tetro, le vene del collo gonfie, Ostuni cova una evidente rabbia latente e dichiara alla stampa “voglio vedere che effetto fa regatare incazzato per la prima volta in 15 anni di laser.” Glie lo diciamo noi che effetto fa: pessimo. La prima prova è un manifesto karmico: parte da solo in pin e riesce a toccare la boa, da ultimo recupera di rabbia e istinto l’intera flotta con la sua nuova tecnica segreta di cinghiata “alla Mariano” e vince con distacco: OCS. La seconda e la terza prova sono dettate dall’affanno, mentre alla quarta uccide il suo innocuo amico Semeraro in partenza e si fa letteralmente umiliare da Miglietta in una seconda bolina da manuale dell’antivela. Gli auguriamo un pronto recupero, magari un altro mese in Birmania potrebbe aiutare. Voto 3 - IRA FUNESTA

2 - Pippi Miglietta: Il fiore è sbocciato. Dopo aver ripreso confidenza col mezzo nella prima parte dello zonale, dopo due esperienze nazionali e un podio master a Vada, Pippi c’è, e non scherza. In bolina ha un passo da metronomo, in poppa si difende sempre meglio. È in top 3 nelle prime tre prove, ma paradossalmente è nella quarta regata che dà davvero il meglio di sè: parte bene nonostante un Corsini kamikaze e lotta come un leone con De Michele nella prima bolina, prevalendo su di lui in tattica e virate. Quando in poppa sopraggiunge Ostuni dalle retrovie, decide di umiliarlo in un violento match race che va avanti per tutto il resto della regata: vuole il podio. Lascia perdere De Michele e trafigge il monopolitano virata dopo virata nella seconda bolina, lo gestisce in poppa e lo umilia letteralmente nel lasco e nella bolina finale, facendolo superare da ben quattro barche senza fargli avere neanche un secondo di vento libero. Successivamente ammetterà di aver letto male la classifica, ma quella che regala ai più giovani avversari è una vera masterclass di controllo e regata di flotta: imperioso, aggressivo e determinato, insegna a suon di virare cosa vuol dire avere decenni di regate ad altissimo livello sulle spalle, unite a un fisico da teenager in esplosione ormonale. Un secondo posto meritatissimo e addirittura con qualche rimpianto, che gli vale i complimenti della flotta e sopratutto tanto divertimento. Lezione imparata dagli inseguitori: mai mettersi contro Pippi. Che spettacolo! A terra resta il solito saggio goliarda, indossando con destrezza il suo classico virile slippino e facendo innamorare grandi e piccini. Siamo sicuri che sia solo l’inizio. Voto 11 - LEGGENDA

1. Federico De Michele La sua regata inizia in maniera disgustosa: dopo una prima metà di regata assolutamente mediocre, scuffia e - vistosi superare - sceglie l’onda del ritiro, che gli costerà almeno un semestre di vergogna e infamia da parte dei suoi integerrimi compagni di squadra. Il Federico di un tempo avrebbe considerato chiusa la regata già allora, ma il nuovo De Michele, artista, poeta, commerciale e velista no: nella seconda regata sfrutta i numerosi errori di Ostuni per soffiargli il primo posto nella bolinetta finale, e si invola in solitario nella terza regata, in cui gli avversari lo impensieriscono solo per i primi 10 minuti. Il suo capolavoro è nella prova di domenica: VMG alta e costante e tanta freddezza gli fanno gestire al meglio vento, corrente e gli assalti frontali di Miglietta, che deve accontentarsi di rovinare la vita al suo avversario per il secondo posto. Adesso Federico è in vetta allo Zonale, e nonostante gli scarti vantaggioso qualcosa ci può far sospettare che il grande assente Basile non debba dormire sonni molto tranquilli. Voto 9 - ILLUMINATO

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