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4.2017 | San Cataldo, Standard

Riprende il Campionato Zonale Laser in Puglia dopo quasi due mesi di stop. Puntuali (ma non troppo), come sempre, le pagelle dei Top 10 Standard a raccontare le gesta eroiche dei velisti pugliesi.

La flotta Standard -quasi - al completo


10 – De Frenza: Pietrino gambe di ferro, regata piuttosto bene in entrambe le prove, lo si vede girare anche piuttosto avanti, purtroppo però la concorrenza non lascia scampo ad errori di nessun genere. Giri di boa serrati, un campo di regata con salti di vento e cali di pressione che premia i più esperti e i regatanti locali. Rispetto alle ultime due zonali è cresciuto, i suoi compagni di giochi sono una forte spinta. A breve, siamo certi di vederlo girare tra i primi. Voto: 6 CRESCITA COSTANTE


9 – De Michele F.: Rientra da un viaggio in Iran credendo di aver ritrovato la Budditudine che lo contraddistingue. Tutto falso, si imbestialisce come un pazzo quando il suo vecchio e grasso rivale Ciasca non gli permette di virare, portandolo fuori dalla lay-line. Mette a segno due prove orribili, recuperando qualche barca all’arrivo, ma mai regatando con concentrazione. Cammina poco, vede la regata dei primi scorrere davanti a lui. Il jet lag tra Bologna e Brindisi lo rende poco presente, il quarto di secolo lo rende introverso. Aspettiamo il suo risveglio. Voto: 5 PENSIEROSO


8 – Semeraro: Il team leader della LNI Monopoli regata bene, è sempre a ridosso dei primi. Le sue boline sono entusiasmanti, di poppa non riesce ad essere nella stessa maniera performante, ma è comunque in una buona forma. Tra la prima e la seconda prova, confida ai suoi compagni di circolo di sentirsi amareggiato per essere più giovane dei fantastici Corsini e Miglietta che spadroneggiano nelle acque di casa. Ma si sa, in amore e sul laser, l'età non conta. Voto: 6 e mezzo MOTIVATO


7 – Corsini: Cosa dire? Il presidente di circolo che tutti vorremmo avere. Se poi, fa arrivare la pasta prima della premiazione e regata anche tra i primi, non si può chiedere di più. Prima prova straordinaria, co-protagonista della cosiddetta "cavalcata salentina", chiude al 4° posto cedendo solo il passo a quei giovani agonisti che camminano davvero tanto. Riesce anche a tener dietro Ostuni (quello più vecchio). Nella seconda prova ammette che le gambe gli hanno tremato tanto, ma la fatica non lo spaventa, dal 1970. Voto 8: QUALITÀ


6 - Pisanelli: reduce dalla nazionale di Formia in cui ha sbaragliato la concorrenza, saltando il primo giorno di regata, è sulla linea di partenza di San Cataldo con ancora più tranquillità. È talmente corretto in regata che ogni qual volta conclude una prova, dall'altra parte del mondo un atleta Russo dopato muore. Con un sesto ed un settimo si posiziona dietro i top della classe standard, non considerando Ciasca. Voto: 7 e mezzo: RILASSATO


5 - Ciasca: a San Cataldo si presenta travestito da Sergio Lambertenghi, prodiere di star di Negri. La sua forma fisica mette a disagio la flotta, tutto quel volume in un unico Ciasca spaventa terribilmente gli avversari. Finalmente è pronto per la classe Standard e lo sa bene. Non era così sicuro di se dal 2007. Tiene botta nelle boline, schiacciando la barca come se fosse la zavorra da carico che controbilancia le navi mercantili. Di poppa si può permettere di insultare gli avversari tacciandoli di non saper andare in barca. Il karma invece di penalizzarlo lo aiuta, permettendogli favolosi recuperi. Ciasca è tornato e adesso sono fatti vostri. Che sia pronto per una campagna olimpica in Finn? Voto: 8 FAT AND FURIOUS


4 - Ostuni G.: cosa si cela dietro tutti quei sorrisi? E dietro tutte le belle parole che spende per la flotta? Domenica il vecchio Ostuni decide di scaricare la barca tra la folla e come un affiliato dell'ISIS, si avvicina ad una famiglia in gita domenicale. Come se fosse uno sprovveduto tiene il boma aperto sotto le raffiche di San Cataldo ed in maniera "non volontaria" colpisce nell'occhio una passante, rovinando definitivamente l'armonia familiare salentina. Nella medesima maniera "non volontaria", in mare, durante la partenza della seconda prova, infila sottovento il povero Raffaele De Michele, chiudendogli il boma con la schiena e favorendo una scuffia rovinosa a qualche secondo dalla partenza. Conclude comunque in 4a posizione, regatando bene e danneggiando "non volontariamente" gli altri. Per espiare i suoi peccati compie un 360º dopo aver toccato una boa. Voto 7: IMPUNITO


3 - Ostuni A.: (quello giovane) è nel momento migliore della stagione. Regata con criterio, anche se sbaglia, recupera, non è spaventato dalle furie Salentine. I raduni e gli allenamenti sortiscono il loro effetto dal punto di vista tecnico. Unico problema, il testosterone in eccesso che allaga la barca mentre non cinghia, perché a lui non basta una ragazza, lui le vuole tutte. I soci fondatori Lick&Swal lo elogiano a modello da seguire. Voto 8: STALLONE


2 - Miglietta: dopo la prestazione di Domenica, il sindaco ha deciso di istituire la giornata nazionale del bordo a terra. 7 Maggio 2018 le scuole rimarranno chiuse a Lecce e provincia per festeggiare ad un anno di distanza l'impresa titanica. Ne avevamo già parlato durante la prima pagella, del suo fisico da olimpionico e della sua grande esperienza velistica. Non ci aspettavamo due prove sublimi, in cui mette dietro 27 laseristi più giovani e meno atletici di lui. Indimenticabile la "Cavalcata Salentina" della prima prova che gli permettere di primeggiare sulla flotta dalla prima all'ultima boa. Notevole anche la seconda regata, che con freddezza chiude al 4º posto. Voto 10: DIVINO


1 - Basile: Parla poco, sorride tanto, ma fondamentalmente nella sua testa ha un motore di calcolo più potente dell'ultimo laptop Dell. La promessa pugliese degli ultimi 2 anni, continua a promettere benissimo. L'asticella, dopo le esperienze internazionali con la nazionale si è alzata definitivamente, la sua velocità media in qualsiasi andatura, anche. Nella seconda prova ricorda a tutti che quando vuole può dare un bordo alla flotta. Voto 10: AEROPLANO


MENZIONI SPECIALI:

De Michele R: Raffaele è sulla linea di partenza con il solito mordente da agonista vero. Durante la prima prova all'ultimo giro di boa, a qualche centinaia di metri dall'arrivo, non riuscendo a controllare il laser imbizzarrito di lasco, abbatte il povero Giorgio Galati facendolo scuffiare. Decide subito di non tagliare il traguardo per rispetto nei confronti dell'avversario. Questo fair play però non viene premiato dal fato, anzi. Durante la seconda partenza, nella medesima maniera ma a ruoli inversi, viene abbattuto da Ostuni (quello grande e scorretto) scuffiando rovinosamente; risultato: si ritira dalla prova. Il contrappasso probabilmente esiste e soprattutto non conosce i DNF. Siamo certi di poterlo vedere a Bisceglie ancora più motivato e con un briciolo di fortuna in più. Voto 6: PIZZICATO


Macina: se Andre Agassi avesse conosciuto Tony Macina avrebbe scritto molti più libri su quanto sia importante la testa nello sport. Regata bene in entrambe le prove, gira bene le boe di bolina, mantiene e guadagna di poppa, copre bene la flotta, strategicamente fa scelte giuste. Poi arriva all'ultimo lato di bolina, spegne il cervello e lo abbandona in acqua senza giubbotto salvagente. Riesce a perdere un'enormità di barche in entrambe le prove. Ciò che è paradossale è perderle nello stesso spazio che c'è tra la mia camera da letto ed il bagno. Conclude con un misero 12º, che non premia le numerose scelte azzeccate. Voto: 4 DISASTRO

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